#UnitiMaDistanti
è la Campagna Social protagonista nelle ultime settimane è
stata lanciata dal Brand TWO WOMEN TWO MEN, il marchio di
punta dell’azienda Compagnia del Denim, per sostenere il
distretto tessile Marchigiano specializzato nella produzione del
Jeans.
Per la Regione Marche la moda è rappresentata con un settore d'eccellenza: 5.715 imprese con 40 mila addetti ai lavori, un’impresa manifatturiera su tre lavora nel tessile, nell’abbigliamento e nelle calzature, per un fatturato superiore ai 5 Miliardi di Euro (cfr dati Federmoda CNA). Ora più che mai è quindi importante difendere il “Made in Marche”. Da qui l’idea di Alessandro Marchesi, CEO di Compagnia del Denim, di creare una “catena umana del jeans” #UnitiMaDistanti, coinvolgendo i suoi collaboratori, i fornitori, gli agenti, i negozianti, i clienti, grazie anche al supporto di tanti amici che hanno voluto dare il loro contributo come il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il compositore Saturnino, la voce di Radio Deejay Rudy Zerby, l’artista Roberto Coda Zabetta, il giornalista Gianluigi Nuzzi, la vj e speaker radiofonica Kris Grove, l’attrice Camilla Filippi, l’atleta azzurra Manuela Moeelg e il grande musicista americano Mick Fleetwood, solo per citarne alcuni.
Alessandro
Marchesi, fondatore dell’azienda, che dal 2008 fa parte del
Gruppo Cris Conf guidato da Pietro Negra, non si è mai scoraggiato,
ma anzi si è subito adoperato per garantire soprattutto ai suoi
laboratori una continuità lavorativa, in questo momento di blocco
delle attività principali. Da qui l’idea di creare un network tra
gli imprenditori del territorio e in particolare con l’azienda
Lordflex. “Quest’ultima ha convertito la propria azienda,
specializzata nella produzione di tessuti per materassi, in tessuti
per mascherine, mentre i laboratori tessili dell’abbigliamento si
sono riconvertiti nell’assemblaggio dei pezzi e, oggi, sono in
grado di produrre quasi 10.000 mascherine al giorno - inoltre -
allargando il network stiamo avviando anche la produzione dei
camici”.
La
storia dei laboratori tessili marchigiani, ma più in generale di
quelli Italiani, è cambiata molto negli ultimi anni. Da piccoli
artigiani locali, sono diventati il cuore pulsante del sistema
manifatturiero Italiano, successivamente lo sono diventati i
laboratori Cinesi, che per un rapporto di qualità/prezzo e per una
diffusione massiccia nel territorio hanno preso il sopravvento su
molte realtà autoctone, le quali sono state costrette a chiudere o
sono sopravvissute grazie alla collaborazione con le grandi Griffe.
“Negli
anni, non solo queste maestranze hanno acquisito conoscenza e
abilità, proprie della nostra cultura tessile, ma si sono anche
integrate sempre più nel territorio, molti sono nati e cresciuti
proprio qui, sentendosi parte di questo Paese" spiega Marchesi. Per
Compagnia del Denim, come per tante pmi, sarebbe impossibile
ripartire immediatamente, se queste realtà decidessero di chiudere e
di portare le conoscenze acquisite in Cina, dove la vita sta
lentamente riprendendo il via. “Il loro guadagno di oggi - continua
- permetterà a noi di ripartire domani”. Ma il domani, che auspica
il CEO della Compagnia del denim, dovrà assolutamente ridare più
valore e dignità a tutto il lavoro artigianale, così che potranno
nascere anche nuovi laboratori italiani, perchè sono queste realtà,
la vera leva competitiva del sistema manifatturiero italiano. “Per
noi la qualità, la professionalità e l’abilità delle nostre
maestranze hanno sempre giocato un ruolo chiave. Ai processi di
globalizzazione - conclude Marchesi - abbiamo sempre risposto
preservando il Made in Italy e, oggi più che mai, siamo orgogliosi
di essere rimasti fedeli ai nostri ideali, che, speriamo, tornino ad
avere un peso e una rilevanza all’interno del nostro Paese. Noi
siamo fiduciosi e non vediamo l’ora di ripartire!”
Per
Maggiori Informazioni: www.twowomentwomen.it