Il
prossimo Giovedì 9 Aprile in tutto il Mondo si sarebbe celebrato uno
dei Cocktail più amati e apprezzati di sempre: il Gin Tonic.
L' attuale emergenza dovuta al Coronavirus ha cambiato le nostre abitudini e se i Drink momentaneamente non si bevono al bar, si può imparare a realizzarli tra le mura di casa, per concedersi un momento di leggerezza e di svago. Salvatore D’Anna, bar manager di Archivio Storico, primo speakeasy della città di Napoli, racconta che da loro il Gin tonic è uno dei drink più venduti e dà consigli e suggerimenti per prepararsi un G&T anche a casa.
“Spesso
i gin si legano a territori precisi - racconta Salvatore D’Anna
- oppure la fantasia dei distillatori riesce a trovare
combinazioni molto interessanti. In ogni caso questo distillato è
un capolavoro alchemico, è il distillato più cangiante, quello
che può essere manipolato e scolpito dalla creatività di chi lo
fa.”
I
Gin presenti sul mercato sono solo 45 quelli che sopravvivono a
un’attenta opera di selezione e ricerca ed entrano a far parte
della preziosa lista dei Gin del locale, mentre le acque toniche
selezionate sono tutte aromatizzate al chinino naturale, estratto
dalla corteccia dell’albero di Cinchona Sudamericano e storicamente
utilizzato con soda e zucchero come bevanda medicinale contro la
malaria. Apparentemente semplice - la ricetta prevede due soli
ingredienti, acqua tonica e gin a cui si aggiunge il ghiaccio - questo drink deve tutto alla combinazione degli elementi. Nel
distillato che deriva da cereali, perlopiù orzo e frumento, la
differenza la fanno i botanicals cioè l’insieme di erbe, di
spezie, di piante e radici che ne determinano gli aromi.
I
consigli di Salvatore D’Anna per realizzare un buon Gin Tonic a
casa:
La
dose ottimale prevede 50 ml di Gin e Tonica a piacere. Il limone che
decora il bicchiere deve avere un taglio netto, non deve essere
sfilacciato a causa di un coltello poco adatto, ma soprattutto deve
essere fresco, insomma se si chiama “decorazione” deve essere
bella a vedersi! La tonica deve essere fredda e in nessun caso deve
essere sfiatata. Il ghiaccio: non importa che siano cubetti grandi o
piccoli (io ad esempio uso cubi di ghiaccio cristallino perché
belli da vedere e si sciolgono meno velocemente) l’importante è
che i cubetti non abbiano quella patina di acqua attorno che
diluirebbe troppo il drink. Per un buon Gin Tonic preferisco sempre
prendere i cubi direttamente dal freezer. In conclusione, sono per il
perfect serve del Gin Tonic: bicchiere da collins alto e non troppo
largo, colmo di ghiaccio, una bella rondella di limone, la
bottiglietta di tonica appena stappata al lato e rigorosamente senza
cannuccia perché ogni cannuccia risparmiata è una tartaruga di mare
salvata! Mai come in questi giorni è importante riflettere su quanto
sia importante salvare noi stessi e il nostro pianeta. Ultima nota:
ricordate che mescolare esageratamente un Drink con la cannuccia o
con lo stirrer, specialmente nel caso del G&T non fa altro che
rovinare il Drink, sfuma tutta l’effervescenza e lo si rende
piatto e troppo medicinale al sapore.
Per
Maggiori Informazioni: www.archiviostorico.com