In
oltre 70 Anni di attività la Cantina Ruggeri, storica azienda
produttrice di Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G., non ha
mai smesso di porsi nuove sfide.
Grazie alla diversità del territorio dal quale nasce la sua produzione, è anche terreno fertile per progetti innovativi che guardano: sostenibilità, salvaguardia dell’ecosistema e delle persone. Ruggeri ha deciso così di aderire al protocollo S.Q.N.P.I. e assieme agli esperti di Simonit&Sirch ha dato vita al progetto “Vecchie Viti”.
Nel
segno della sostenibilità, Cantina Ruggeri ha
lanciato una nuova sfida: “Impatto Zero”. A
spiegare di cosa si tratti è Gianluca Tognon, agronomo di
Ruggeri: “Impatto Zero significa impegnarsi sempre di
più a trovare l’equilibrio perfetto facendo meno
lavorazioni, meno trattamenti e meno
concimazioni. I trattamenti vengono effettuati con
principi attivi che tendono a residuare meno sul terreno, quindi, a
basso impatto sull’ecosistema”.
L'
obiettivo principale è quello di salvaguardare il prezioso
territorio del Valdobbiadene, zona di produzione del Prosecco
Superiore D.O.C.G. di Cantina Ruggeri. Per questo, con la forza
trainante della sua esperienza pluridecennale e il pieno sostegno
delle famiglie conferitrici, dal Febbraio del 2019 Ruggeri ha deciso
di aderire al Sistema di Qualità Nazionale Produzione
Integrata (S.Q.N.P.I.).
Sessanta i conferitori che hanno già aderito
al protocollo, con l’obiettivo di coinvolgere tutte
le famiglie conferitrici entro un paio di anni.
Per le procedure di certificazione S.Q.N.P.I., la Ruggeri si è affidata ai tecnici di “Progetto Natura”: uno studio di agronomi tra i più esperti nella coltivazione della vite, i quali da venti anni collaborano con Ruggeri in diversi progetti. Con loro Cantina Ruggeri ha cominciato questo percorso sia di certificazione sia di consulenza presso i suoi conferitori, contando di arricchire sempre di più il patrimonio di conoscenza e del saper fare che contraddistingue da sempre le famiglie del Valdobbiadene D.O.C.G. Non ultimo, assieme agli esperti di “Progetto Natura”, la Ruggeri sta facendo crescere anche del personale interno che proseguirà autonomamente nei controlli e nelle consulenze sempre più da vicino.
“Equilibrare l’alimentazione delle piante vuol dire ricerca di nuove tecniche di concimazione a basso impatto sul territorio e sistemi di lavorazione sempre più efficaci che portano all’equilibrio richiesto dalla qualità dei nostri vini”, conclude Tognon.
Sistemi di potatura per il futuro:
In
stretta collaborazione con le famiglie conferitrici e gli
esperti di Simonit&Sirch, la Ruggeri ha attivato
il progetto “Vecchie Viti”. Obiettivo di questo percorso è
quello di garantire e preservare al meglio la salute e la storica
longevità delle sue piante, grazie a tecniche innovative di
potatura tarate per la specificità di ogni singola vite. Per le
vecchie viti infatti, la sfida è quella di conservare, preservare ed
esaltare ancora di più quell’incredibile patrimonio
storico-monumentale capace di esprimere l’apice qualitativo
della sua produzione. “Alcune delle nostre migliori viti
hanno superato gli 80 Anni di vita - spiega Tognon - quando a
25/30 anni un vigneto è considerato vecchio e viene
sostituito”. Obiettivo è non solo preservare la
longevità delle viti, ma estenderla a tutti i vitigni.
“Gli esperti di Simonit&Sirch sono rimasti colpiti dalla incredibile esperienza dei nostri conferitori e dalla loro capacità di preservare la longevità delle piante”, conclude Tognon. Da questa collaborazione sono stati ideati specifici accorgimenti nella potatura, capaci di rispettare ancora di più la vita della pianta, che impediscono l’interruzione linfatica nei rami della vite, garantendo quindi la sua longevità ed efficienza.
Per Maggiori Informazioni: www.ruggeri.it