Le
Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono il 55° sito
Italiano “Patrimonio dell’Umanità”. Così ha decretato
l’Assemblea UNESCO riunita in Azerbaijan.
“Grande soddisfazione e immensa gioia per l’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità delle Colline di Conegliano Valdobbiadene - dichiara Innocente Nardi, Presidente dell’Associazione Temporanea di Scopo “Colline di Conegliano Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità” e del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. - A Baku, l’Assemblea mondiale Unesco ha assegnato alle nostre colline quest’ambito riconoscimento, da oggi quindi rappresentano il 55° sito italiano da proteggere e tutelare per l’unicità del suo paesaggio culturale. Grazie al lavoro svolto da una squadra eccezionale capitanata dal governatore della Regione Veneto Luca Zaia, con il contributo dei Ministeri competenti e l’impeccabile lavoro del comitato scientifico, presieduta da Mauro Agnoletti, e, non ultimo, il supporto della Delegazione italiana Unesco, abbiamo raggiunto questo traguardo. Parlo di traguardo - continua il presidente Nardi - anche se il riconoscimento non rappresenta il punto di arrivo, ma un’importante tappa di un percorso che mira alla valorizzazione del patrimonio culturale, artistico ed agricolo presente in questo piccolo territorio, noto per il suo prodotto principe, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore”.
L’iter
della candidatura è durato dieci anni, un percorso lungo e non privo
di difficoltà, sebbene nella media degli altri siti iscritti,
durante il quale è emersa grande coesione delle parti promotrici,
dalle amministrazioni comunali alle associazioni di categoria, agli
imprenditori del territorio fino agli abitanti. Entusiasmo e
dedizione hanno fatto sì che si centrasse l’obiettivo.
“Propulsore
e anima della candidatura sono stati i produttori del Consorzio del
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg - aggiunge
Innocente Nardi - Fin dall’inizio e per l’intero
percorso della candidatura non hanno mai smesso di credere
nell’unicità del paesaggio delle nostre colline ricamate dai
vigneti, dai pendii impervi che richiedono fatica e lavoro
interamente manuale. Questo impegno che generazioni di viticoltori
hanno speso nelle vigne per forgiare “i mosaici”, che oggi
ammiriamo, e i caratteristici “ciglioni”, che contraddistinguono
la nostra viticoltura e quindi il nostro territorio, ha permesso di
arrivare al riconoscimento Unesco”.
Da
oggi l’impegno di tutti, in primis del Consorzio di Tutela del
Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg in sintonia
con l’Associazione di gestione del sito, di nuova costituzione,
sarà rivolto alla conservazione e alla manutenzione
dei beni paesaggistici iscritti, con particolare attenzione alle
raccomandazioni UNESCO per la tutela e la valorizzazione di questi a
favore delle future generazioni, in coerenza con l'obiettivo di un
equilibrato e armonico sviluppo economico e sociale. L’obiettivo
della valorizzazione comporta lo sviluppo sostenibile dell’area
iscritta, possibile grazie a un piano di gestione studiato in accordo
tra istituzioni private e pubbliche. La sostenibilità è un tema già
presente da anni nei piani di governo del territorio grazie alla
collaborazione tra imprenditori, viticoltori e amministrazioni
pubbliche con il coordinamento del Consorzio del Conegliano
Valdobbiadene Prosecco Docg per la salvaguardia dell’ambiente e
delle popolazioni che vi abitano.
Primo
aspetto che sarà affrontato dalle parti coinvolte, e dal Consorzio
di Tutela, sarà uno sviluppo controllato del turismo nel territorio.
Particolare attenzione infatti sarà prestata al settore proprio per
le sue prospettive economiche decisamente positive che però andranno
gestite e indirizzate con un approccio sostenibile.
Il
paesaggio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene è il 10° sito
al Mondo iscritto alla categoria di “paesaggio culturale” ed è
caratterizzato da tre attributi unici, basati sulle differenti
caratteristiche geomorfologiche e culturali, rispetto agli altri nove
territori (Alto Douro - Portogallo, Tokaj - Ungheria, Pico Island -
Portogallo, Lavaux - Svizzera, Langhe Roero e Monferrato - Italia,
Champagne - Francia, Borgogna - Francia, Saint-Emilion – Francia,
Wachau - Austria). Tutti e dieci i siti sono paesaggi culturali
evolutivi, il cui risultato visibile è dato dall’interazione
uomo-ambiente, un’interazione vitale, in continua evoluzione.
“Sono enormemente orgoglioso perché il riconoscimento Unesco conferma il valore unico del paesaggio delle Colline di Conegliano e Valdobbiadene, frutto del lavoro dell’uomo in armonia con la natura" - conclude Innocente Nardi.
Per
Maggiori Informazioni: www.prosecco.it