domenica 20 gennaio 2019

CASVA: Si arricchisce dell' archivio dello Studio MID

CASVA - Centro Alti Studi sulle Arti Visive - annuncia una ulteriore acquisizione: la donazione dell’archivio dello Studio MID design/comunicazioni visive attraverso gli archivi specifici di Alfonso F. Grassi e di Alberto Marangoni.

Questa donazione arriva in un momento importante per il CASVA poiché rappresenta sia l’occasione per comunicare con decisione la ricchezza dei suoi archivi composti da una varietà di materiali che, orientati comunque al progetto, coprono tutto il ventaglio delle arti - fotografie, modelli, disegni, prototipi, dipinti, opere d’arte create da progettisti, architetti e designer o da loro collezionate - sia per sollecitare altri progettisti a condividere il percorso futuro.

Milano, riveste in Italia e nel mondo un ruolo centrale nell’ambito dell’architettura, del design, della grafica e dell’illustrazione; il CASVA concorre anch’esso a questo posizionamento garantendo alla città la conservazione e la costruzione di questa memoria quale base solida per confermare nel futuro questa sua preminenza. Grazie alla volontà di Anty Pansera e di Alberto Marangoni l’archivio dello Studio MID design/comunicazioni visive diventa patrimonio dei milanesi e ci dà un ulteriore spaccato di quella che è stata la cultura del progetto Italiana tra gli Anni’ 60 e i primi Anni’ 90 del secolo scorso.


Fondato da
Alfonso F. Grassi (1943-2014), Gianfranco Laminarca (1941-1990) e Alberto Marangoni (1943), tutti diplomati all’Accademia di Belle Arti di Brera, lo Studio MID design/comunicazioni visive affonda le sue radici nel Gruppo MID, attivo dal 1964 nell’ambito dell’arte cinetica e dell’estetica sperimentale.

Il1966 segna l’anno dell’iscrizione dei tre all’ADI - Associazione per il Disegno Industriale, in cui ricoprirono negli anni a seguire anche ruoli strategici, ela trasformazione del “gruppo” in Studio MID design/comunicazioni visive. Il loro esordio fu subito un successo con la vittoria del Concorso internazionale per il progetto del Padiglione Italia alla XIV Triennale di Milano del 1968. A questo seguì la progettazione di innumerevoli prodotti di comunicazione:
nel 1979 la vincita del Compasso d’Oro per l’immagine coordinata e l’allestimento della mostra Tre secoli di calcolo automatico, IBM Italia al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano e sempre lo stesso anno la segnalazione al Compasso d’Oro per l’immagine grafica del settimanale L’Europeo di Rizzoli.

Nel 1981- 82 curano l’immagine coordinata e il sistema segnaletico della Sea, Società aeroportuale di Linate e Malpensa e delle Ferrovie Nord di Milano e sempre negli Anni’ 80 Grassi segue il progetto della pedonalizzazione di Corso Vittorio Emanuele a Milano, primo esempio italiano di “isola pedonale”. Tante le mostre allestite e coordinate, da ricordare
Gli Anni Trenta, arte e cultura in Italia (1982), È Design (1983), Come giocavamo (1984), L’Uomo a due ruote (1987), Cento Anni di Industria (1989), Il Cammino del Commercio (1991). Due i prodotti iconici ideati e progettati da Studio MID design/comunicazioni visive che ancora oggi sono in commercio e in uso: il rasoio Bic Black (1975) e il flacone per il Bialcol (1985).

Nel 1991 termina l’avventura di Studio MID design/comunicazioni visive, ma sia Grassi che Marangoni continuano la loro attività non solo progettuale, ma anche accademica.

Accolgo con piena soddisfazione l'atto di donazione al CASVA di Milano dell'archivio dello Studio MID design/comunicazioni visive, studio nel quale, ho condiviso con Alfonso Grassi e a Gianfranco Laminarca, anni di intenso impegno professionale e di profondi valori umani - afferma Alberto Marangoni. E Anty Pansera continua - Da storico e critico del design, ed anche da persona che dal 1973 ha seguito ( e in alcuni casi collaborato) con lo studio MID, credo che il CASVA stia ricoprendo e sempre più possa ricoprire, un ruolo centrale nella conservazione, valorizzazione di tutti i materiali della cultura del progetto che Milano in particolare e i suoi progettisti hanno prodotto, archiviandoli e catalogandoli perché tutti gli studiosi abbiano la possibilità di ricostruire decenni fondamentali per il Made in Italy”.

Per Maggiori Informazioni: www.casva.milanocastello.it