giovedì 13 settembre 2018

Casa Rusca: Inaugurata la Mostra "Sandro Chia"

Inaugurata, presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca di Locarno (Svizzera) un' ampia retrospettiva di Sandro Chia visibile fino al prossimo 6 Gennaio 2019.

La ricerca dell' artista è rappresentata attraverso un percorso espositivo che offre al visitatore una panoramica sul mondo espressivo di uno degli interpreti più significativi della cultura artistica contemporanea. Per la prima volta in Svizzera, la mostra racchiude ben 50 opere di grande formato, realizzati dal 1978 fino alle opere più recenti, di uno dei protagonisti assoluti della Transavanguardia.


È questa anche l’occasione per una riflessione sul movimento artistico nato negli Anni' 80, attraverso le opere di Chia e di altri suoi esponenti: Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Nicola De Maria e Mimmo Paladino. Un movimento, quello della Transavanguardia (ovvero oltre l’Avanguardia), apparentemente di riflusso rispetto al concettualismo dell’arte povera, che trovò nel critico Achille Bonito Oliva - ispiratore e creatore del movimento - la propria autorevole guida nel recupero degli stimoli che avevano alimentato alcune delle avanguardie storiche come l’espressionismo, il fauvismo e la metafisica.

I punti di riferimento dell' artista spaziano dai grandi maestri del passato come Masaccio e Michelangelo, agli artisti del Novecento come De Chirico, Cézanne, Picasso e Chagall. Chia si appropria di questo enorme patrimonio della pittura figurativa per rielaborarlo nella sua idea dell’arte. Per Chia “la pittura è un mondo di libertà senza limiti, senza confini” e le opere sono lo strumento per lasciarsi andare a ogni sorta di avventura o di sfida.

L' artista utilizza nelle sue opere il colore: dirompente, variopinto, tendente a repentini mutamenti. L’opera pittorica di Chia scaturisce da una fervida fantasia in cui si incontrano mito, letteratura ed eventi della quotidianità. Sia che illustri temi umili o sublimi, l’artista umanizza i suoi “eroi” dall’aspetto monumentale e fa vivere loro le problematiche del presente: incomunicabilità, difficoltà dei rapporti umani, materialismo, assenza di ideali, atteggiamento passivo nei confronti della società. Questo procedere dell’artista rivela alcune delle sue caratteristiche più intime: la capacità di concentrazione, l’accuratezza tecnica e l’intensità che riesce a esprimere nelle sue opere.

Attraverso la sua pittura ruota attorno la condizione umana e del corpo inteso come stumento di espressione delle pulsioni dell’inconscio. Nelle parole stesse di Chia: “Tutta la nostra storia è dentro di noi […] le opere d’arte sono non occhi, ma occhiali che ci permettono di vedere meglio come siamo fatti, che ci rivelano la nostra nudità”. Questa convinzione traspare nelle ripetute allusioni ad un qualcosa che sta dietro o al di là di quello che viene rappresentato sulla tela.

La mostra è accompagnata da un catalogo corredato da immagini a colori di tutte le opere esposte, unitamente a contributi critici di Rudy Chiappini e di Marco Pierini.

Per Maggiori Informazioni: www.museocasarusca.ch

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