Around
Gaia (Terra in greco) è una fantastica avventura in moto durata ben
4 Anni, che ha visto la Givi come Sponsor tecnico. E' il
17 Aprile 2013 quando una coppia di giovani a bordo di una piccola
Yamaha Ténéré 660 - Ivana Colakovska, Macedone, 32 Anni e Manu
Torres, Apagnolo, 34 Anni - parte da Siviglia (Spagna) per poter
realizzare un desiderio ambizioso: attraversare i cinque continenti
su due ruote senza programmi, GPS o tools di navigazione "per
mettere a fuoco una nuova visione del mondo, portare aiuto al
prossimo e abbattere ogni preconcetto".
Sulla loro “mappa del pianeta” sono solo tre i punti fermi, diaposti agli estremi della terra: Uluru in Australia, Ushuaia in Argentina e Deadhorse in Alaska; fra le regole ferree nessun budget per l'alloggio - scelta dettata dalla volontà di farsi ospitare dai locali per conoscerne meglio la cultura - e la determinazione a risolvere ogni problema sul posto senza scoraggiarsi o tornare indietro.
Quando
si sono conosciuti i due si guadagnavano da vivere vendendo collane e
anche braccialetti artigianali sull’isola di Mykonos in Grecia, ma
per coprire le spese del loro lungo viaggio si inventano reporter. E' così che, fotocamera e computer alla mano, nasce l'idea di
condividere la loro esperienza dapprima inviando articoli a testate
specializzate, poi attraverso Facebook (150.000 “mi piace”
settimanali) e il fortunato Blog: www.aroundgaia.com
che adesso conta circa 26 Mila Follower.
Prima
però si sposano, il 12 Aprile 2013: "Per questo possiamo dire
che siamo ancora in luna di miele!". Probabilmente la più lunga
e avventurosa della storia!
Nel
2014 nasce il sodalizio con Givi: “Il desiderio di partire per
aprire la mente e il messaggio di solidarietà insito in questo
progetto sono gli aspetti che mi hanno colpito profondamente e che
distinguono 'Around Gaia' dagli altri viaggi - spiega Pietro
Ambrosioni, Global Communication Support dell'azienda - L'idea di
una collaborazione è stata naturale: in più, ironia della sorte,
abbiamo scoperto che i due viaggiatori, per loro scelta personale,
utilizzavano già con le valige rigida della nostra linea GIVI
Trekker dedicata al touring”
L'equipaggiamento
Givi di Ivana e Manu per i quattro anni: borse morbide waterproof per
affrontare qualsiasi cambiamento del meteo, valigie rigide della
linea Trekker Outback adatte a percorsi in e off-road, barre
paramotore e fari supplementari fendinebbia.
Oggi
nonostante le cadute e le varie avversità sostenute e superate, i
due tenaci motociclisti hanno raggiunto il loro obiettivo: 59 Paesi
visitati e 150.000 Km percorsi in moto. Per poter raccontare
l'esperienza hanno incontrato i media Italiani nella sede della Givi
a Flero (Brescia). E dopo la breve tappa in
Italia, prevedono di rientrare a Siviglia, fermarsi un mese e
ripartire alla volta dell' Europa per un tour promozionale, sempre in
sella.
Ecco
i ricordi e i momenti forti della loro esperienza:
Il
disagio: freddo a 20 Gradi sotto zero sulle montagne del Pamir
nell'Asia Centrale e la guida solitaria su strade ghiacciate a 5.000 Metri di altitudine, oltre al mal di montagna sulle alture Boliviane.
L'incidente peggiore: nella Patagonia Cilena (ottobre 2014) in una zona molto remota dove l'ospedale più vicino era a 30 Km da noi, Ivana si rompe i legamenti. Quattro giorni per trovare un medico e scoprire che la situazione era ben più grave. C'erano anche due ossa rotte: intervento chirurgico, 9 viti e una piastra. Un mese e mezzo di recupero e dopo un altro mese a Buonos Aires. Poi di nuovo in sella.
I bei momenti: Tanti che ci rendono difficile sceglierne uno o due. E' importante quello che abbiamo capito della vita: il presente è una possibilità unica. La nostra responsabilità è viverlo il meglio possibile e non perdere tempo, poichè il tempo passa come la vita. E il modo migliore è quello di seguire le proprie passioni e istinti, una strada che porti a rispondere alle domande più personali, anche quando può essere davvero difficile continuare perché solo così si raggiunge la felicità.
Nelle
zone di guerra e tra i signori della droga: Nel 2015 eravamo in
Colombia durante il processo di pace finito con la guerriglia delle
Forze armate rivoluzionare - FARC: è stato un periodo critico di
grande insicurezza. Inoltre abbiamo guidato dallo stato di Sinaloa,
in Messico, il centro del mondo dell'impero del narcotraffico quando
il signore della droga Chapo Guzman, fuggito dalla prigione per la
seconda volta, si era nascosto proprio lì. L'esercito e gli altri
cartelli hanno trasformato lo Stato di Sinalola in una sorta di zona
di guerra. A due altri viaggiatori come noi, australiani, che si
muovevano con un furgone, è andata male, sono stati uccisi e
bruciati. Poi in Sudan, Paese in guerra, e in Egitto, che vive grossi
problemi di terrorismo, siamo stati costretti ad essere scortati
dalla polizia più volte, per 24 ore. Ma ricorderemo sempre le
persone di queste aree come gente amichevole, ospitale e
buona.
D'altronde viaggiando in moto in tutto il Mondo, il rischio c'è sempre. Muoversi continuamente, affrontare situazioni diverse, incontrare nuove persone ogni giorno e dover trovare una soluzione originale per ogni problema sono esperienze che riescono a farti accettare questa vita e a minimizzare la sensazione di pericolo. Altrimenti sarebbe impossibile andare avanti. Il clima estremo, la fauna selvatica, le zone di guerra, la delinquenza, gli incidenti, le malattie tropicali, la corruzione... Ogni giorno dobbiamo affrontare questi o altri pericoli. E sai bene che ogni singola corsa sulla strada improvvisamente potrebbe trasformarsi nell'ultima.
E come è stata la vita di coppia?
La vita in coppia può essere
decisamente molto dura quando si è insieme 24 ore su 24 e per la
maggior parte del tempo non c'è un centimetro di distanza tra i due
corpi. Molti piloti in tutto il mondo possono testimoniare come
durante la guida noi due “combattiamo” sulla moto! Siamo due
persone molto diversee l'uno dall' altra. Ma condividiamo la passione
per il viaggio e l'avventura, ad entrambi non interessa sacrificare
il comfort e la sicurezza per l'amore e il mistero che la strada ci
offre, così con il tempo abbiamo trovato il modo di mettere a frutto
le nostre differenze caratteriali per diventare una buona squadra.
I luoghi meno conosciuti e più emozionanti che consigliate di visitare?
I luoghi meno conosciuti e più emozionanti che consigliate di visitare?
1.
Il tramonto dalla cima della duna di Sole in Sudan ammirando il Nilo
che taglia il deserto del Sahara.
2.
I villaggi di Maasai attorno al lago Natron in Tanzania.
3.
Il fiume Liard in British Columbia (Canada) con le acque primaverili
calde
Progetti futuri?
Progetti futuri?
Prima di questo lungo viaggio ci siamo guadagnati da
vivere “on the road”. Abbiamo alternato l'estate a Mykonos al
viaggiare durante il resto dell'anno con lo zaino in spalla fino a
quando non abbiamo provato una vecchia Royal Enfield degli Anni' 70
in India. Come potete vedere quel viaggio ha cambiato tutto Ora
lavoriamo grazie alla nostra stessa avventura documentando ogni cosa:
le esperienze e le riflessioni personali, la fotografia, le
motivazioni profonde e i nostri sponsor. Per quanto riguarda il
futuro più prossimo abbiamo intenzione di produrre tutto il
materiale raccolto durante il viaggio (fotografia, video e diario) e
preparare il prossimo progetto. Viaggiare e documentare saranno
ancora la base di tutto, ma abbiamo intenzione di fare piccoli
cambiamenti con alcune sorprese. Il secondo viaggio sarà diverso,
un'evoluzione di quello che stiamo finendo ora. Abbiamo
intorno persone buone e professionali che vogliono unirsi a noi nella
nostra prossima avventura per aiutarci a migliorarci nella raccolta
della documentazione. Ma non è ancora il momento di parlarne.
Possiamo dire che entro la fine del 2017 vorremmo essere di nuovo in
viaggio.
Quali sono stati gli accessori Givi rivelatisi più utili e in quale contesto?
Quali sono stati gli accessori Givi rivelatisi più utili e in quale contesto?
Naturalmente
le valigie Trekker Outback di GIVI sono state molto importanti
durante
il
viaggio mantenendo il nostro scarno bagaglio al sicuro dalla pioggia,
dagli incidenti e dai ladri. Queste diventano poi le sedie dove
riposare prima di una lunga giornata sulla strada e, prima di aprire
la tenda, la scrivania su cui scrivere i diari o postiare le
foto sul computer; la cucina dove tagliare il cibo e molto altro ...
Quando vediamo la nostra moto
senza
queste borse, sembra un po' nuda e fragile, invece quando la vediamo
con le Givi Trekker sappiamo che sarà una giornata interessante.
Per Maggiori Informazioni: www.givi.it
© Ph Studio Book Fashion - Dario Raimondi
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