Atipografia
presenta The Perfect Tannery, un progetto fotografico a dir poco
inedito che è stato appositamente concepito, dedicato alla Valle del
Chiampo, il più esteso e importante distretto della concia in
Italia.
Il progetto, a cura di Elena Dal Molin e Lynda Scott, nasce proprio da un progetto di Gaetano Castellini Curiel ed è promosso dalle otto maggiori aziende della filiera della concia insieme al depuratore Acque del Chiampo, UNIC - Unione Nazionale Industria Conciaria, Confindustria Vicenza sezione della Concia, Intesa San Paolo e Comune di Arzignano.
The
Perfect Tannery è una riflessione identitaria di respiro Internazionale su questa realtà produttiva che genera l’1% del PIL
italiano e il 51% del fatturato italiano del settore e conta 430
imprese e 8300 addetti in 130 chilometri quadrati.
A
condurla sono stati chiamati due grandi maestri della fotografia,
entrambi membri di Magnum Photos: Stuart Franklin (Londra,
1956) e Mark Power (Harpenden, 1959).
La
mostra, con due inediti percorsi paralleli, raccontano il rinnovato
volto del distretto negli spazi di Atipografia, Associazione no profit
per la promozione e sviluppo della cultura contemporanea ad Arzignano
(Vicenza). La
centenaria tradizione della produzione conciaria nella provincia
vicentina ha voluto rinnovarsi sposando un modello di economia
circolare e allo stesso tempo sostenibile: la mostra delinea la
realtà del distretto della concia che ha saputo unire la propria
tradizione di passione e anche competenza con la scienza tecnologica
più avanzata. The Perfect Tannery è il racconto tra passato
e presente, tra tecnologia e ambiente della capacità manifatturiera
di un’eccellenza italiana e del territorio che la ospita.
La
mostra si sviluppa su un duplice filone narrativo: da una parte
Franklin indaga l’acqua come elemento naturale del territorio e nel
suo fondamentale uso industriale per il distretto; dall’altra
l’obiettivo fotografico di Power esplorando il mondo della
produzione conciaria e le sue tecnologie innovative.
Stuart
Franklin, fotoreporter di fama internazionale, focalizza la
propria indagine sulle acque della valle del Chiampo ed esplora la
stretta connessione tra la natura e il lavoro dell’uomo con il
progetto intitolato Water. Il viaggio del fotografo parte
dalla morfologia del territorio, dal fiume, per poi arrivare
all’insediamento industriale, il grande impianto di
depurazione delle Acque del Chiampo. Franklin si fa testimone di una
cooperazione millenaria tra uomo e ambiente, esplicitata nella mostra
anche tramite l’inclusione della fotografia di un fossile di pesce
angelo, reperto che ha stimolato la riflessione dell’artista sul
processo di conservazione del paesaggio naturale. Il lavoro di
Franklinsisno da lungo una serie di immagini evocative,dalla forza di
un fiume in piena alle provette di laboratorio sino alle ombre delle
tubature del depuratore che si intrecciano tra loro come i fili di
una ragnatela.
“È
stato un piacere per me lavorare a questo progetto – ha detto
Franklin – Ho voluto da un lato cercare poesia ed
astrazione, dall’altro testimoniare la funzionalità dell’impianto
e raccontare la meravigliosa acqua pulita che scorre nei pressi della
città di Arzignano.”
Mark
Power, fotografo e professore di fotografia presso l’Università
di Brighton, nell’arco di sette giorni, ha fotografato 8 concerie e
un impianto chimico dando vita a un corpus di 35 fotografie
initiolato Tanneries. Le nuove tecnologie industriali e
l’umanità attiva nel distretto sono i protagonisti di questa serie
di opere inedite. Power, affascinato dall’antico processo della
concia delle pelli, ha creato un percorso che accompagna il
visitatore in una vera e propria immersione nella realtà delle
concerie. I volti dei lavoratori, i macchinari industriali, i
dettagli delle pelli lavorate e le ampie panoramiche degli
stabilimenti conciari parlano al visitatore di un paesaggio
industriale quanto umano.
“Mi
interessava fare un lavoro ispirato alle concerie, piuttosto che un
lavoro sulle concerie – ha raccontato Power – ho
preso le distanze dal processo e mi sono concentrato, con la libertà
artistica che mi è stata concessa, su come questo potesse essere
tradotto in immagini che potessero durare nel tempo.”
Va
a completare il progetto una terza commissione: Genius Loci,
il lavoro del fotografo Luca Peruzzi (Arzignano, 1977) che ha
costruito un confronto tra la Arzignano degli anni ’70 e quella di
oggi, traendo la sua ispirazione a una serie di fotografie di
denuncia che mostravano un territorio sfigurato dall’inquinamento
dovuto proprio alle industrie della concia. Peruzzi intende così
presentare, tramite vari accostamenti fotografici, il progresso e la
decontaminazione della valle a partire dalla creazione dell’impianto
didepurazione.
Con
The Perfect Tannery per la prima volta le aziende conciarie si
sono riunite nella costruzione di un progetto comune, vicine nella
volontà di poter promuovere una nuova immagine del distretto.
“L’importanza
di The Perfect Tannery - dice Elena Dal Molin,
Presidente dell’associazione culturale Atipografia - è
fondamentale per la valle del Chiampo. Non è solo estetica e non è
solo documentazione: è il racconto di una realtà complessa dalle
molteplici sfaccettature: l’industria, la tecnologia, l’uomo,
l’ambiente e la cultura italiana del lavoro, elementi che qui hanno
imparato a convivere in armonia. È l’incantevole narrazione di un
territorio orgoglioso di rappresentare una preziosa eccellenza per
l’Italia.”
“Abbiamo
voluto raccontare il distretto della concia attraverso la fotografia
- dice Gaetano Castellini Curiel, ideatore del progetto –
per l’immediatezza con cui è in grado di instaurare con il
pubblico un dialogo diretto e profondo, riuscendo a mettere in atto
una sintesi che sia in grado di veicolare non solo delle informazioni
ma anche dei valori universali.”
Michele
Coppola, Responsabile Attività Culturali Intesa Sanpaolo,
partner del progetto, afferma: "La nostra Banca, nata
dall’aggregazione di oltre 250 istituti preesistenti, raccoglie in
sé diverse storie, culture e tradizioni e ha sempre mantenuto un
profondo legame con i propri territori. Facendo del binomio “cultura”
e “impresa” un aspetto che contraddistingue la propria attività,
Intesa Sanpaolo è impegnata a sostenere la crescita e l’innovazione
delle comunità locali ma nello stesso tempo a salvaguardarne il
passato,valorizzando quel patrimonio di saperi e conoscenze che
costituisce la loro identità".
Il
progetto è corredato anche dalla pubblicazione dal libro The
Perfect Tannery edito da Damiani, che raccoglie le esperienze dei
fotografi ed arricchito da testi di Francois Hebel, Lorenza Bravetta,
Elena Dal Molin, Gaetano Castellini Curiele, Silvia Castagna che
indagheranno il linguaggio della fotografia e la storia del distretto
della concia di Arzignano.
Per Maggiori Informazioni: www.atipografia.it
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