Nel
tempio del Lusso Moscovita il GUM,
il Centro Commerciale d’elite che si trova sulla Piazza Rossa, i
maggiori ricavi deriverebbero dalle vendite dei prodotti del Luxury
"Made
in Italy".
A dichiararlo al Sole
24 Ore
è il Managing Director e presidente di GUM Teymuraz
Guguberidze
che dichiara la prevalenza delle vendite di prodotti di Lusso
Italiani rispetto a quelli Francesi.
Come riportato da Global Blue all’Osservatorio Altagamma i Cinesi vanno a posizionarsi al 36% degli acquisti (45% se Greater China) e con una crescita del 64% rispetto all’anno precedente, i Russi fanno registrare un -38%, conservando la seconda posizione tra i top spender, con il 9% della spesa. Gli Americani aumentano gli acquisti facendo registrare +57% e raggiungono il 5% di quota di mercato.
Conclude Giulio Gargiullo Online Marketing Manager esperto di luxury business in Russia: “dalle previsioni di Prometeia e dal Centro Studi di Confindustria nell’ambito del progetto “Esportare la Dolce Vita”, a cui prende parte anche Sistema Moda Italia (Smi), Mosca dovrebbe tornare a ripartire dal 2017. Anche dal 2016 arriveranno segnali di ripresa grazie al Progetto speciale Russia voluto da Ice, Smi e ministero dello Sviluppo economico avviato nel 2015 con un budget di un milione di euro. Fra le iniziative, atte a sviluppare il business del fashion di lusso, quello di portare buyer russi in Italia nei principali eventi del settore moda del Bel Paese. La rinascita è prevista nel segmento di fascia medio-alta da qua al 2020 e dovrebbe aumentare del 26,7 % verso la Federazione Russa, raggiungendo quota 1,3 miliardi di euro. Tale ricrescita permetterebbe di lasciarsi alle spalle così le perdite fra il 13 e il 30% registrate negli ultimi mesi dall’Italia verso Mosca”.
Per Maggiori Informazioni: www.businessinrussia.it